Settimana scorsa è giunta a casa mia l'ultima novità di casa Neve Cosmetics, ovvero tre dei nuovi pennelli kabuki (come facilmente intuibile dal nome) della linea Nevebuki: Hamsterbuki, Foxbuki e Unicornbuki.

Mi sono presa qualche giorno per provarli, testando anche un primo lavaggio. Veniamo alle prime impressioni.

L'azienda ci dice

A mio parere, il loro punto di forza riguarda il design, davvero accattivante e divertente. Per dire, quando io ho letto la parola "Unicorni", non ho capito più nulla.

Al momento dell'acquisto, li troviamo in delle graziosissime confezioni in cartoncino, le cui stampe richiamano nei disegni l'animale a cui il pennello è ispirato.

Hamsterbuki (€9,90) è il pennello ispirato ai cricetini e nasce per l'applicazione delle polveri minerali, del blush ed realizzare il contouring. L'ho usato per applicare il fondotinta in polvere, ma lo trovo troppo piccino per i miei gusti. Per il blush e il contouring può andare bene, però personalmente per questi scopi prediligo pennelli meno fitti. Le sue setole, infatti, sono piuttosto compatte.

Unicornbuki (€14,90) è il kabuki ispirato agli Unicorni e nasce, principalmente, per l'applicazione della cipria. Mi sta piacendo molto perché è soffice ma le setole non sono troppo fitte, pur essendo abbondanti. 

Infine, ho ricevuto Foxbuki (€13,90), il pennello ispirato ad una dolce volpina. Tra i tre, è quello che mi ha sorpreso maggiormente, ideale per i fondotinta liquidi e per tutti i prodotti cremosi (in cialda o meno). Per me è impensabile usarlo per i correttori (è troppo grande, preferisco i pennelli piccini), però per stendere il fondotinta è ottimo.

In generale non sono una fan dei kabuki, in quanto tendo a prediligere pennelli dal manico lungo. Questo, ovviamente, è un aspetto molto soggettivo; per quanto pertiene la qualità, infatti, non ho nulla da ridire in particolare. È anche vero, però, che se ad oggi Hamsterbuki e Foxibuki non hanno perso setole, non posso dire altrettanto di Unicornbuki che ha iniziato ha rilasciare peli sin dall'inizio (circa quattro da quando lo posseggo e da prima che lo lavassi); probabilmente è il mio ad essere difettoso, perché in giro non ho letto nulla a riguardo. A lasciami maggiormente perplessa, però, è l'assenza di indicazioni sulla confezione: non è, infatti, specificato l'utilizzo di ciascun pennello né sulla scatola né su un eventuale bugiardino. Secondo me, una riferimento di questo tipo dovrebbe essere doveroso, soprattutto se una di queste creaturine pelose dovesse finire nelle mani di una ragazza poco avvezza al makeup.

Merita menzione, infine, il bellissimo e pucciosissimo Racoonbuki, che trae ispirazione da un dolce procione. Ideale, vista la sua ampiezza, per truccare viso, collo e décolleté e, più in generale, per l'applicazione di fondotinta, ciprie, bronzer in cialda o in polvere libera.

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I prodotti illustrati in questo articolo mi sono stati omaggiati dall'azienda produttrice; l'averli ricevuti a titolo gratuito non influenzerà in alcun modo il mio parere in sede di recensione. La collaborazione in questione non prevede alcun tipo di remunerazione.